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L'identificazione delle merci attraverso i codici a barre è una prassi da
lungo tempo adottata e consolidata al punto vendita che da molti anni utilizza
sistemi di codifica standardizzati (EAN) nel carico del materiale a magazzino
e nello scarico alla cassa.
Da qualche tempo però non si parla altro che di identificazione in radiofrequenza
(RFID), la nuova frontiera dell' auto-identificazione, che permette la
scansione veloce e contemporanea delle merci che transitano davanti ad una antenna,
identificando a distanza decine di prodotti, anche se essi sono ancora chiusi
nell'imballo o sono contenuti nel carrello del cliente.
La nuova tecnologia, basata su microchip di dimensioni ridotte che rispondono
quando sollecitati da un campo magnetico e che non hanno bisogno di fonti di
energia proprie per operare, suscita l'interesse di tutta la distribuzione, ma
è al punto vendita, che possono essere realizzate le applicazioni più sorprendenti.
Già da alcuni anni i pionieri della tecnologia hanno realizzato le prime applicazioni
nei loro punti vendita. Ad esempio Metro, al Future Store di Rheinberg, in Germania,
utilizza "scaffali intelligenti", in grado di interrogarsi per individuare il sotto
scorta e richiedere un approvvigionamento quando il prodotto comincia a scarseggiare.
Metro, che utilizza ormai in modo estensivo la tecnologia RFID nell'identificazione dei
pallet di materiale ricevuti dai propri fornitori in Germania, al Future Store utilizza
la tecnologia a livello di confezione di vendita per fornire informazioni sul prodotto
agli Information Kiosk, per effettuare un passaggio alla casse non assistito ed infine
come anti-taccheggio. Anche Prada ha utilizzato la tecnologia RFID presso il proprio
Epicenter a SoHo New York City , per valorizzare i propri capi, attraverso la proiezione
di videoclip all'avvicinarsi del capo dotato di un tag ad un sensore RFID, ma anche
per ridurre l'attesa del cliente alla cassa. L'unicità di ogni chip RFID lo rende
inoltre un perfetto "certificato di garanzia" in grado di certificare l'originalità del
capo ma anche l'appartenenza al suo proprietario. Ma se il cliente lo desidera il
chip può essere disattivato all'acquisto e perdere tutte le proprie informazioni.
Storeisopen.org i cui membri hanno operato nella tecnologia RFID anche al punto
vendita sono in grado di proporre consulenza e sperimentazioni della tecnologia sul campo.
Chiunque si sia infatti occupato seriamente della nuova tecnologia è consapevole che il
suo potenziale (ed i suoi limiti) devono essere chiaramente compresi prima di
cominciare un progetto estensivo. Il consiglio è sempre l'approccio pratico della
sperimentazione e del progetto pilota, affidandosi a partner seri ed affidabili che
abbiano maturato esperienze concrete, come i membri ed i partner tecnologici di
storeisopen.org che vantano tra le loro esperienze i più significativi progetti nazionali.
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